Villa e Parco
Storia di una Famiglia e di una Dimora fuori dal comune.

Villa Le Mozzete
Catalogata fra le Dimore Storiche, la Villa Corsini delle Mozzete è una residenza d’epoca situata nel Mugello, a Scarperia e San Piero,
lungo la via bolognese, e dista 24km dal centro di Firenze, 12 km dal casello autostradale di Barberino, 6 km dall’autodromo del Mugello e 4 km dal Golf Club Poggio dei Medici.
Grande dimora di campagna, che accoglieva a stare fino a cento fra ospiti e domestici, Le Mozzete riuniva nei periodi estivi e durante il periodo della caccia familiari ed amici per attività sportive ed altri svaghi, come il teatrino dove i vari nuclei familiari si cimentavano a recitare commedie e pièces teatrali.
Le Mozzete sono tuttora adibite per riunire in amore ed allegria grandi gruppi di persone per festeggiare matrimoni ed anche accogliere come residenza d’epoca gruppi di amici, familiari e colleghi di lavoro per periodi più lunghi per godere della villa e del parco con tennis e piscina, il tutto a pochi chilometri da Firenze.
Storia della Villa
La Villa Corsini delle Mozzete è l’estensione di una torre longobarda del VI secolo, che faceva parte della contea degli Ubaldini,
e che fu mozzata nel tardo medioevo dando così il nome alla Villa.
Proprietà dei Medici, passò ad alcune prestigiose casate fiorentine per finire ai Marchesi Rinuccini ed ai Principi Corsini.
In occasione del matrimonio fra Eleonora Rinuccini e Neri Corsini nel 1834, la Villa Le Mozzete fu ampliata con l’aggiunta di saloni frontali,
affrescati con stemmi di famiglia, che si affacciano sul parco romantico all’inglese.
Durante il periodo di Firenze capitale d’Italia, (1865-1871), la Villa ospitò personaggi di primo piano fra i quali il primo Re d’Italia,
Vittorio Emanuele II.


Il Parco
Il Parco, trasformato in giardino romantico all’inglese nella prima metà dell’800 ed abbellito ulteriormente all’epoca dell’Unità d’Italia, ha un grande prato centrale a forma di cuore a cui si accede passando sotto due magnifici faggi piangenti.
Il Parco contiene importanti piante secolari, fra le quali spicca un cedro del Libano, catalogato fra gli alberi monumentali d’Italia. Questo cedro si è sviluppato da una pigna portata in dono dal poeta francese Alphonse de Lamartine e proveniente da un cedro a lui dedicato nei monti del Libano. Fra le altre piante monumentali, ci sono le altre due varietà di cedri, quella della catena dell’atlante in Africa e quella dell’Asia, così come querce fastigiate, faggi piangenti, sequoie, tassi, pini, ginkgo biloba, magnolie ed alberi dei tulipani.